Dimenticavo di dire che la puntata l'ho guardata...quasi tutta almeno, quando verso la fine (credo) stavano parlando delle carte da gioco, ho preferito andare a dormire...devo dire che molte puntate mi ispirano poco e mi fanno pensare che il comune filo conduttore sia poco efficace, poi invece alla lunga mi sembrano belle e variegate.
Si è passati con naturalezza dalla carta moneta (per la quale hanno pure riciclato un servizio intero di Superquark sulla stampa degli euro, se non sbaglio), alla cartapesta, alla carta igienica, alle carte da gioco...
E poi, contro ogni previsione, si è partiti subito col Medioevo!
Infatti la carta, anche se originaria dell'Asia e prodotta molto prima dell'età medievale (circa 2000 anni fa in Cina le prime testimonianze), arrivò in Europa solo dopo l'anno Mille, portata dagli arabi che ne avevano appreso i segreti dall'estremo oriente, e se all'inizio si preferiva comunque utilizzare la più costosa
pergamena (che è in pratica pelle di animale adattata per poterci scrivere) a causa delle difficoltà tecniche insite nella primissima carta (molto permeabile all'inchiostro, in pratica ciò che veniva scritto svaniva in poco tempo!), l'economicità della carta e il nuovo trattamento a cui veniva sottoposta con una gelatina animale, che permetteva di fissare meglio l'inchiostro, ne decretarono il successo.
E tutto questo accadde proprio in Italia nel XIII secolo, nelle famose
cartiere di
Fabriano (chi non ha mai utilizzato un album Fabriano a scuola, per il disegno tecnico o artistico?), dove l'utilizzo di meccanismi a
pila idraulica (ossia macchinari automatici azionati dalla forza dell'acqua) permettevano di smembrare i frammenti di stoffa, panni e stracci che venivano utilizzati per realizzare la "sostanza" della carta, in una maniera molto più efficace di quanto facevano fino ad allora gli arabi ad esempio, che utilizzavano ancora dei metodi manuali.
Simpatica quest'immagine, proveniente da
qui, che mostra il "viaggio" delle tecnologie per fabbricare la carta: la tappa delle cartiere di Fabriano è datata 1264, con tanto di piccola riproduzione della macchina idraulica.
Sempre in Italia si vantano altri primati per la carta, come l'invenzione della
filigrana: consisteva nella sistemazione di sottili fili metallici negli stampi per la creazione dei fogli di carta, in modo che la pasta molliccia che avrebbe generato il foglio, asciugandosi, sarebbe stata leggermente più sottile in corrispondenza dei fili, tanto che guardando il foglio controluce si sarebbe potuto notare il segno di queste linee più sottili, con le quali si poteva comporre anche un disegno, o un marchio (nella sua semplicità disarmante, ammetto che ignoravo questo procedimento
)...e fu appunto per creare veri e propri marchi di fabbrica che questa tecnica si diffuse, in modo che le cartiere "originali" potessero far circolare la propria carta con un marchio che ne certificasse la provenienza.
E anche le
banconote, benchè già note e utilizzate in Cina da secoli, furono per l'Europa un'introduzione da parte dei banchieri della penisola italiana: si concedevano talvolta delle lettere di cambio su carta, che permettevano a mercanti stranieri (ad esempio fiamminghi) di poter disporre di un credito presso le banche italiane, o viceversa, per non correre il rischio di perdere il denaro durante il trasporto fisico quando si viaggiava (e da qui il nome di banconota, e cioè una nota cartacea emessa da un banco
).
Molte delle cose che ho riportato sono scritte sulla Wikipedia in maniera quasi identica a quanto è stato riportato da Alberto Angela (si veda ad esempio la
storia della carta in Europa), sono certo che le cose di influenzano a vicenda: Ulisse (come altre produzioni) prende qualche spunto dalla Wikipedia, e la Wikipedia viene aggiornata con nuovi dettagli introdotti da Ulisse.