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Impero, Il secondo libro su Roma di Alberto Angela

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view post Posted on 21/3/2012, 02:22

Duca

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Questa sezione ha i suoi momenti buoni, ma si parla sempre ed esclusivamente di FILM E TELEVISIONE, speravo che con gli appassionati di storia che ci sono sul forum arrivasse anche qualche altro spunto... :asd: Per spezzare la monotonia, apro questa discussione su un LIBRO. Che poi io sto costruendo la mia piccola libreria di libri sulla storia medievale, ed è un po' un controsenso che, senza ancora aver recensito qualcuno dei libri in proposito che ho letto (a parte questo, ma ne avevo parlato prima ancora che lo leggessi!), vi parli di un libro su Roma...ma visto che questo è proprio il libro che sto leggendo in questo periodo, meglio parlarne adesso ed esporvi le mie impressioni mentre vado avanti con la lettura, piuttosto che arrivare alla fine e poi perdere interesse nel recensirvelo!



Dopo questa premessa, che non era indispensabile ma volevo rendervi partecipi delle mie intenzioni, passo quindi a presentarvi il libro che appunto sto leggendo attualmente: si tratta di Impero di Alberto Angela (cliccate sul link per accede alla scheda del libro sul sito La Feltrinelli).

impero-di-alberto-angela

Sull'autore non è necessario dire molto, lo conosciamo tutti! :D Qui ricordo solo che il mitico Alberto Angela, figlio dell'ancor più mitico Piero, è specializzato in scienze naturali e paleontologia, ma di certo non se la cava male in storia, tanto che l'abbiamo visto e lo vediamo spesso impegnato in speciali televisivi a carattere storico della trasmissione Ulisse (ma anche a Passaggio a Nord Ovest eh, solo che qui non ne abbiamo mai parlato), e con questo libro è al suo secondo scritto sulla storia romana. Impero infatti, pubblicato nel 2010, è stato preceduto nel 2007 da Una giornata nell'antica Roma, saggio che parla degli usi e delle abitudini degli abitanti della Roma imperiale; Impero si pone come il naturale proseguimento dell'indagine avviata nel primo libro, portando ad esplorare usi e costumi dei cittadini romani in alcuni dei luoghi più significativi dell'Impero, in un contesto più ampio quindi, e lo fa con una formula originale, riassunto dal sottotitolo del libro: Viaggio nell'Impero di Roma seguendo una moneta. Ma ecco come l'autore stesso motiva questa scelta, nel trafiletto introduttivo riportato sul libro:

Come si viveva nell'Impero romano? Che tipo di persone avremmo incontrato nelle sue città? Come sono riusciti i romani a creare un Impero così grande, unendo popolazioni e luoghi così diversi? Il libro che avete in mano è, idealmente, la prosecuzione di 'Una giornata nell'antica Roma'. Lì si raccontava la vita quotidiana nella capitale attraverso lo scandire delle ventiquattro ore. Ora immaginate di alzarvi la mattina seguente e di partire per un viaggio attraverso tutto l'Impero. Per compiere questo viaggio basterà seguire un sesterzio. Soffermandoci sulle persone che via via entrano in possesso della moneta, scopriremo i loro volti, le loro sensazioni, il loro modo di vivere, le loro abitudini, le loro case. Il viaggio è ipotetico, ma del tutto verosimile. I personaggi che incontreremo sono realmente vissuti in quel periodo e in quei luoghi. I loro nomi sono veri e svolgevano effettivamente quel mestiere. Tutto è il frutto di un lavoro di ricerca su stele tombali, iscrizioni e testi antichi. Allo stesso modo, pressoché tutte le battute che sentirete pronunciare da tali personaggi sono 'originali': provengono infatti dalle opere di famosi autori latini come Marziale, Ovidio o Giovenale. E tappa dopo tappa, scoprendo il 'dietro le quinte' dell'Impero, ci accorgeremo di quanto il mondo dei romani, la prima grande globalizzazione della storia, fosse in fondo molto simile al nostro.

Quindi, anzichè spostarsi in maniera casuale da una zona all'altra, l'autore ha immaginato per questo libro l'ipotetico vagare per le terre dell'Impero di una moneta, precisamente un sesterzio, probabilmente il più famoso conio della Roma imperiale. L'ambientazione di questo emozionante viaggio è quella dell'Impero di Traiano, che fu imperatore dal 98 al 117 d.C., e sotto il cui comando l'Impero raggiunse la sua massima estensione territoriale, con la conquista della Dacia (nelle attuali Romania, Bulgaria e Ungheria):

800px-RomanEmpire_117_it.svg
jpg

Partendo da Roma e dalla creazione della moneta in questione, leggendo il libro si assiste ad un susseguirsi di eventi, per lo più semplici gesti quotidiani come pagare da bere in una taverna, che fanno in modo che il il sesterzio passi di mano in mano, finendo nelle tasche di personaggi sempre diversi e che visitano le più disparate province, dando così l'occasione di approfondire lo svolgimento dei loro mestieri, le abitudini della loro gente, e di visitare città sparse per l'Europa, il Medioriente e il Nordafrica. In una narrazione che mescola il saggio storico ad elementi in stile romanzesco, Alberto Angela offre una trattazione amichevole e dettagliata della cultura romana, mostrandoci quei piccoli prodigi di cultura, di scienza e di ingegneria che hanno reso celebri i romani e che da quell'epoca sono giunti fino a noi, facendo sembrare il loro mondo non così lontano da quello dei giorni nostri. :)
Il libro, di 512 pagine, è pubblicato dalla Mondadori (link alla scheda del libro) in collaborazione con Rai Eri (il marchio editoriale della Rai), ed è corredato da 8 pagine centrali lucide con delle ricostruzioni in 3D molto accurate di alcuni ambienti della Roma imperiale, dal Foro, al Colosseo, alle insulae, a cura di Altair4 Multimedia (strana scelta a mio giudizio, di sicuro questi luoghi sono stati descritti più nel dettaglio nell'altro libro!), poi da alcuni disegni in bianco e nero dell'illustratore Luca Tarlazzi, che ha curato tra le altre cose copertine e immagini di libri della Mondadori e di numeri di Focus Storia (potete visionare le immagini sul suo sito personale, ma sfortunatamente non trovo quelle tratte da questo libro), e infine da una mappa dell'Impero Romano, che mostra il percorso del viaggio del sesterzio:

impero1
impero2
impero3

Trovate il volume in vendita al prezzo di 21 € ancora nella sua edizione rilegata con copertina rigida, non so se siano state già effettuate ristampe ma è tuttora reperibile nell'edizione originale (e a me personalmente i libri piacciono molto così). Se li gradite poi, potete anche acquistarlo a 10 € nel formato eBook.



E' un libro che sicuramente qualcuno avrà visto in vendita, se l'avete anche comprato e letto potete esporre i vostri pareri qui. Io lo sto leggendo ma adesso è tardi, darò la mia impressione in un secondo momento. :P

Edited by Madma - 21/3/2012, 11:36
 
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view post Posted on 21/3/2012, 11:01
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Bandito del regno che cerca vendetta

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è semplicemente fantastico :asd: Mi mancano una decina di pagine, e ve lo consiglio u.u Ti fa vedere quant'era fantastico l'Impero Romano al suo apogeo...
 
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view post Posted on 21/3/2012, 11:15

Duca

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Mi fa piacere che qualcuno sia interessato. :sisi: Io intanto sto aggiungendo al primo post alcune cose che non avevo inserito...
 
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view post Posted on 21/3/2012, 12:19

Duca

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Ecco, finito il post. Ho aggiunto delle foto e rivisto qualcosina, come il numero di pagine, che è 512 ma non so perchè la Feltrinelli riporta 528. :ph34r:

Io l'ho comprato tempo fa su una bancarella che lo offriva ad un prezzo conveniente, e sono appena a pagina 103, lo porto avanti piuttosto lentamente perchè è mia abitudine leggere mentre sono in viaggio in treno, ma non lo sto prendendo spesso ultimamente. :asd: E' sicuramente bello e molto curato, però...c'è un però! E' gradevole, ma non è in cima alla lista dei miei titoli preferiti.
Avete presente i documentari di Alberto Angela, come parla e come si esprime? Bè, questo libro è scritto esattamente allo stesso modo! :blink: Gli stessi toni e modi di dire, perfino le stesse pause, dettate dalla punteggiatura! :lol: Provo a fare un esempio, questo è uno scorcio di un suo documentario preso a caso su Youtube:



Notate il particolare del cambio di scena, dove il primo piano finisce al minuto 0.56, e poi, dopo un paio di inquadrature di resti di colonne e fregi, il commento di Alberto riprende a 1.03, con una inquadratura diversa, che lo ritrae in lontananza mentre è in movimento, e che lo obbliga ad usare un tono più brioso.
Questo è invece un passo tratto dal suo libro, a pagina 73, paragrafo I segreti delle strade romane:

Quando osserviamo una strada romana a Roma o in un sito archeologico, ci chiediamo come sia possibile che siano ancora intatte dopo quasi duemila anni, quando le nostre strade, senza una corretta manutenzione, si deteriorano subito, evidenziando spesso il fenomeno delle buche. Se lo chiedevano anche nel Medioevo, quando continuavano a usare ponti e vie romane chiamandole "sentieri dei giganti" o "ponti e strade del diavolo"...
Il segreto è nella loro struttura: erano strade concepite fin dall'inizio per resistere a lungo.
I due viaggiatori con il nostro sesterzio lo possono vedere con i propri occhi. Ha smesso di piovere. Ma la via non è un pantano, e non si vedono pozze: l'acqua non ha ristagnato, la struttura interna della strada ha consentito un ottimo drenaggio, come avviene per le nostre autostrade. Com'è possibile?
[...]

Ecco, provate ad immaginare che questo non sia un passo del libro, ma il copione di ciò che deve dire Alberto durante un documentario sulle strade dei romani: ci potrebbe essere un primo piano che lo inquadra mentre dice "erano state concepite fin dall'inizio per resistere a lungo", poi uno stacco di alcuni secondi per soffermarsi su dei particolari, e quindi l'inquadratura più da lontano di Alberto che, col suo tipico andamento, cammina a braccia aperte su un tratto di strada, e prosegue con "i I due viaggiatori con il nostro sesterzio lo possono vedere con i propri occhi"...è incredibile, E' ESATTAMENTE LA STESSA COSA!! :ahah: Quest'uomo sul serio parla come scrive, o scrive come parla, fornisce allo spettatore le stesse sensazioni, sia che stia parlando sia che stia scrivendo.
Questa caratteristica la trovo alquanto singolare, ma non la considero un demerito, e infatti in questo modo lo stile di Alberto si presenta come semplice, colloquiale, adatto alla lettura di qualsiasi persona. Però così il libro si configura come fosse un documentario che dura svariate ore (o almeno appare così ai miei occhi), e io dalla lettura di pagine scritte mi aspetto qualcosa di diverso. :P Preferisco trattazioni più rigorose e ricche di particolari, anche tecnici, che lo "stile parlato" di Alberto Angela non può rendere al meglio, secondo me.
Ciononostante, dopo qualche dubbio iniziale, il libro ha catturato la mia attenzione. :sisi: Nei primi 2 capitoli, quelli su Roma e Londra, non gradivo particolarmente le invenzioni romanzesche sui personaggi che maneggiavano i sesterzi, l'autore ci si soffermava parecchio descrivendo le loro azioni ed emozioni, mentre io preferivo le descrizioni dei reperti...parlando di Parigi e di Treviri questo aspetto è venuto un po' meno, i personaggi esistono comunque ma mi sembrano un tantino più "impersonali", e mi ha appassionato la trattazione sulla produzione del vino. :)
Vedremo come va avanti, tutto sommato non è male.
 
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view post Posted on 21/3/2012, 12:57
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Bandito del regno che cerca vendetta

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L'uso del piombo per addolcire il vino poi :asd: Effettivamente è un tratto abbastanza singolare di Alberto Angela... A me piace come è scritto comunque u.u
Mi è piaciuto anche il pezzo della turma... quando il sesterzio si è staccato per andare con il mercante (figura che non mi è piaciuta molto) pensavo che continuasse con lui per un po', e mi sono "demoralizzato", poi invece quando ha staccato scena successivamente ed è andato con il Centurione e ha descritto la tecnica di guerra romana è stato molto bello... Ora io sono in Provenza circa :asd: Lo leggo solo a scuola come libro, se no farei come col mastino dei Baskerville, in mezza giornata l'ho finito di leggere xD
 
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view post Posted on 21/3/2012, 19:25

Duca

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CITAZIONE (Lancillotto97 @ 21/3/2012, 12:57) 
L'uso del piombo per addolcire il vino poi :asd:

Sì in effetti mi ha lasciato piuttosto sbigottito. :ph34r: Wow, oggi viaggetto in treno, e mi sono letto tutto il capitolo di Treviri, bellissimo!! :stab: Le pagine andavano avanti da sole in pratica. E' stato chiamato più volte in causa per la sua esperienza in materia di tattiche militari romane Edward Luttwak, del quale io ho letto il recente La grande strategia dell'Impero Bizantino, ma ha scritto un po' di anni fa ('91) La grande strategia dell'Impero Romano, ed è per quello che è stato citato...pur non avendo ancora avuto la fortuna di leggere questo suo basilare testo, dalla lettura dell'altro sono convinto che si tratti di uno studioso di valore nel campo. :D E mi ha fatto piacere vederlo nominare.
A me è piaciuto anche il viaggio del mercante, che poi è stato breve, non ha fatto granchè.
 
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view post Posted on 21/3/2012, 19:45
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:asd: Esattamente... La cosa dell'aquila della Legione è impressionante comunque, pensa che nella Selva di Teutoburgo le aquile della Legio XVII, della Legio XVIII e della Legio XIX sono state raccolte dopo la battaglia... Questo per far capire quanto fosse il valore dell'aquila dorata... Comunque leggendo Impero ti sembra che, ovviamente ridimensionato all'epoca, l'amministrazione dell'Impero sia stata migliore di quella che c'è negli stati attualmente... avevano giochi ogni 3 secondi a Roma, avevano sculture etc... un Impero enorme perfettamente gestito... ti viene voglia di andarci anche subito xD Poi però se leggi il capitolo delle malattie ci ripensi un attimo... non voglio fare spoiler a Madma xD Leggerai O.O
 
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view post Posted on 21/3/2012, 19:51

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Già mi immagino. :sisi: Però il suo stile resta troppo scolastico per me, sono più per i mattoni...tipo quello di Luttwak.
 
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view post Posted on 24/3/2012, 22:25
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Poi andando avanti vedrai quante volte nominerà Pozzuoli O.O
 
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view post Posted on 20/5/2012, 11:27
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L'ho finito di leggere oggi... non so il perché non avevo letto le 50 pagine... veramente fantastico =Q_ Mi è piaciuto troppo!! È stato veramente come fare un giro nell'Impero Romano e di vedere Traiano in persona!! Boh, mi ha entusiasmato tantissimo ><''
 
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view post Posted on 20/5/2012, 11:35

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Mi fa piacere per te, io non vedo l'ora che finisce...il problema è che non trovo occasione di leggerlo. :asd:
 
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view post Posted on 20/5/2012, 11:36
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hm... nel senso che ti fa' schifo o che è lento? :asd:
 
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view post Posted on 20/5/2012, 11:37

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Non mi piace. :nono:
 
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view post Posted on 14/9/2012, 11:40

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Sono andato avanti di diverse pagine, sono oltre la metà adesso. La narrazione mi prende maggiormente quando arriva a fasi concitate, ho appena terminato il capitolo sul Circo Massimo e sull'immaginaria corsa della quadriga col cavallo Sagitta, ed è stata appassionante. :sisi: Preferisco Alberto Angela in questi frangenti.
 
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view post Posted on 13/10/2012, 08:24

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...L'HO FINITOOOOOO! :first: E permettetemi di dire, FINALMENTE! :ahah: No dài, non voglio essere troppo severo, tutto sommato è stato un bel libro, anche se non tra i miei preferiti, come ho già detto...però non vedevo l'ora di terminarlo per prendere qualche altro bel tomo sul Medioevo.
Per finirlo, mi ha aiutato molto l'aver ripreso a viaggiare in treno (vedi qui), ma oltre a questo gli ultimi capitoli mi sono sembrati più scorrevoli e frenetici: nella prima parte del libro il viaggio del sesterzio mi è parso piuttosto lento, nel visitare l'Africa e l'est dell'Impero invece si viaggiava più veloci (anche perchè ci si muoveva prevalentemente in barca!) e le descrizioni erano molto interessanti. Forse a tratti ho notato anche una leggera fretta! :asd: Per esempio, il viaggio da Pozzuoli a Cartagine è stato narrato nei minimi particolari, dalla conformazione della nave usata agli scongiuri per evitare il naugrafio, ma altri spostamenti raccontati in seguito sono stati appena accennati, così la traversata del deserto e la navigazione verso e dall'India, che duravano diversi giorni, venivano sbrigati in pochissime righe...è anche vero che non ci si poteva soffermare più di tanto, l'India non è mica parte dei territori romani, e una volta descritto il viaggio in mare non aveva senso ripetersi punto per punto. :P

Un paio di osservazioni prima di chiudere definitivamente con questo libro. :sisi: Sicuramente Alberto Angela si è divertito molto a riportare la vita, le azioni e le emozioni di ipotetici (o realmente esistiti) personaggi, ma sono certo che chi ha letto il libro avrà notato la sua particolare attenzione alle donne e alle scene di sesso. :rolleyes: Se la narrazione portava in un punto dove avveniva un incontro amoroso (e credetemi, è successo diverse volte), l'autore non lesinava parole nel descrivere il profumo della donna, i suoi vestiti sensuali, le sue forme e anche il sudore dei corpi! Persino in quest'ultima parte del libro che ho letto negli ultimi giorni, dove c'è stato un viaggio attraverso l'Africa e la Mesopotamia che mi è parso alquanto frenetico, c'è stato il tempo di trattare l'incontro tra un mercante e una prostituta di Alessandria d'Egitto in uno dei lupanari della città, con tanto di illustrazione della donna all'ingresso, mentre si mostra al cliente seminuda, con una veste trasparente che lascia intravedere il seno. Ma non avrà esagerato? Non so, sarò troppo perbenista, ma poteva anche risparmiarsi qualcuna di queste descrizioni. Che poi, non ha inserito (o almeno io non ricordo di aver letto qualcosa in proposito) spiegazioni su come si comportavano le prostitute che avevano dei figli, e qual era il destino di questi ultimi, o magari anche sui metodi contraccettivi dei romani! :lol: Mi sembrava un argomento in teressante da affrontare, anche alla luce del fatto che, come riportato in uno degli ultimi capitoli, ci si aspettava che anche le cameriere delle locande fossero disposte a fare sesso per soldi...non penso che, con questo immenso giro di prostituzione, non ci fosse qualche sistema per evitare di rimanere incinte, no?? Ma Alberto ha preferito rimanere su altri spunti...
E ultimissima cosa: alla fine del libro, dopo l'immancabile scena di sesso, ho capito bene? Il viaggio del sesterzio si è concluso finendo nella bara del maestro di Rufus, il quale poi se n'è andato con sua moglie? Quindi lei l'ha ucciso, o comunque hanno fatto in modo che morisse? :uhm:
 
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