Vista tutta o quasi la puntata di ieri, purtroppo perdo quasi sempre per intero il documentario naturalistico perchè sono impegnato a cucinare/lavare i piatti.
Ma il resto mi è piaciuto, molto bello il servizio "generale" sul Colosseo, nel senso che è piacevole ogni tanto vedere una rubrica dedicata ad un così importante monumento dell'antichità con un taglio generale, senza dedicare la trattazione ad un argomento molto specifico, quasi un documentario vecchio stampo.
Significativa la ricostruzione, mostrata sempre durante lo stesso servizio, del sistema del montacatichi realizzato in legno (anzi, vederlo mi ha fatto ricordare qualcosa della puntata precedente!
quasi quasi dopo scrivo qualcosa in merito), di quelli che si presume venissero utilizzati nei piani inferiori del Colosseo, quelli al di sotto dell'arena, dove venivano "stipati" gladiatori e bestie, pronti a comparire nel bel mezzo dell'arena proprio grazie ai montacarichi che li catapultavano nell'azione!
Bella anche la rubrica storica, dedicata agli
Zulu e al loro re
Shaka, fondatore di un
impero nel sudafrica del XIX secolo e che tanto filo da torcere diede ai colonizzatori inglesi (mi ha divertito analizzare l'ambito anche perchè la civiltà degli Zulu con Shaka come condottiero è stabilmente presente nella serie Civilization!), e ho trovato davvero molto interessante il servizio sulla genetica, e su quella particolare branca (di cui adesso mi sfugge il nome) che studia l'attivazione di particolari geni a seconda dell'ambiente e del contesto che ci circonda, consentendo uno sviluppo differente.
Ho trovato invece un tantino "stupido" il servizio che parlava di come si produce una matita.
Mi spiego: l'impostazione del servizio era "la matita, un oggetto così semplice e di uso quotidiano, eppure nessuno di noi sarebbe in grado da solo di produrne una!", con spiegato quindi il processo produttivo delle matite e di qualsiasi materiale che la costituisca, concludendo quindi che per costruire una matita servono ingegneri, estrattori del petrolio (causa una sostanza utilizzata che è un derivato del petrolio), banche che finanziano l'estrazione, assicuratori...dai, esagerato!
Per come la vedo io, il servizio era fuorviante, perchè non voleva mostrare come un oggetto come una matita fosse intrinsecamente così complesso, anche se all'apparenza banale, che una persona sola non potrebbe mai costruirla, piuttosto voleva mostrare come nell'odierna civiltà, anche per produrre piccole cose, si fa ricorso a materiali, macchinari, tecniche di produzione e tecnologie di vario tipo che sono tutti fattori intimamente intrecciati...per cui, non è che una matita costa miliardi perchè è richiesto un pozzo petrolifero per produrne una, ma un pozzo petrolifero permette la produzione di carburanti, materie plastiche, e tante altre sostanze, TRA CUI una certa sostanza che viene usata anche per le matite, in un sovrapporsi di processi produttivi praticamente indivisibili nella moderna economia di mercato. E con questa storia secondo me non era idonea nemmeno l'introduzione di Piero Angela, che ha parlato di un vecchio telefilm (o un film?), che parlava di come, causa un virus, la popolazione di Londra (milioni di abitanti) era stata sterminata lasciando in vita solo un migliaio di persone naturalmente immuni, che ovviamente trovandosi da sole e non potendo più contare su quella miriade di processi produttivi esistenti oggigiorno non potrebbero di certo costruire una matita come la concepiamo oggi...non ci voleva il servizio di Superquark per farmi apprezzare questa cosa.
Insomma, secondo me il servizio era male impostato e fuorviante, non è complessa la matita ma la civiltà moderna...e poi il servizio somigliava molto a quelli del programma che si chiama, se non erro,
Come è fatto, che mostra il processo produttivo, manuale o industriale, di oggetti di uso comune.